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Introduzione alla Classificazione
Classificare gli animali e le cose è una pratica umana usata fin dall’antichità per catalogare e fare ordine. Il primo a classificare gli animali fu nell’antichità Aristotele (384-322 a.C.), classificò gli animali basandosi sul loro modo di locomozione e sull'ambiente in cui essi si muovevano (aria, terra o acqua). Nel diciottesimo secolo fu Carolus Linnaeus (Linneo) famoso naturalista, a proporre un nuovo modo di classificazione, classifico gli animali in base alle caratteristiche morfologiche condivise, questo sistema fu modificato fino all’arrivo di Darwin e della sua teoria dell’evoluzione, il quale appunto classifico gli animali in base alla loro presunta evoluzione.

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1) Aristotele. 2) Linneo. 3) Linneo

Oggi la classificazione scientifica è un risultato delle scienze evolutive, e deriva in parte cospicua dalla tassonomia e dalla sistematica, oltre che da tutti gli studi e le ricerche condotte per indagare sui viventi, sia dalla biologia sia da altre discipline scientifiche.

Ecco le classi con le quali vengono classificati gli animali:
Regno
Phyllum
Classe
Ordine
Famiglia
Genere
Specie
Ogni classe può avere delle sottocategorie o supercategorie.

La classificazione completa dei Betta (in questo articolo la classificazione si ferma fino al Genere, in quanto esamineremo le varie specie Betta in un'altro articolo):

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Sottophylum: Vertebrata
Superclasse: Gnathostomata
Grado: Pisces
Classe: Osteichthyes
Sottoclasse: Actinopterygii
Infraclasse: Neopterygii
Divisione: Halecostomi
Sottodivisione: Teleostei
Superordine: Acanthopterygii
Ordine: Perciformes
Sottordine: Anabantoidei
Famiglia: Osphronemidae
Sottofamiglia: Macropodinae
Genere: Betta (Bleeker, 1850)

Gli Anabantidi
Gli Anabantidi sono comparsi sulla terra circa 50 milioni di anni fa , in realtà rappresentano un grosso passo evolutivo dai pesci all’anfibi, in quanto sono i primi pesci che sviluppano un organo respiratorio che li permette di respirare aria atmosferica e non più l’ossigeno disciolto in acqua. Questi pesci vengono chiamati anche labirintidi, proprio per mezzo del labirinto che è il loro organo respiratorio.


Il labirinto.

Infatti, Anabantoidei (anabantidi) viene dal greco anabás -ántos, che ascende ( che sale ) , questo grazie al loro bisogno di risalire in superficie per respirare.
Si pensa che l’antenato di tutti gli Anabantoidei sia il Badis badis , piccolo Nanide asiatico.


Badis Badis. Fonte della foto: Fishbase

Gli Anabantoidei sono diffusi in Asia e Africa, anche se la maggior concentrazione di specie l’abbiamo in Asia. Abitano in prevalenza le acque dolci e solo alcune specie sono presenti in acque salmastre (una parte solo per brevi periodi). Non tutte le specie vivono in acque povere di ossigeno e stagnati, ma alcune abitano anche acque correnti, e molte di queste vanno in acque stagnanti solo per l’accoppiamento , queste specie sono quelle che hanno il labirinto meno sviluppato, una di queste specie sono i famosissimi Tricogaster. Invece le specie con il labirinto più sviluppato sono presenti in Africa, abitano piccole pozze d’acqua, che nel periodo di siccità diventano fangose, questi pesci hanno sviluppato anche la locomozione sulla terra ferma, che li permette di spostarsi per trovarsi altre pozze.
Gli Anabantoidei ebbero il loro successo in Europa per mezzo del Macropodus opercularis (pesce paradiso) che fu la prima specie importata e allevata in Europa. A questo sottordine appartengono circa 158 specie divise per 3 famiglie.

Le Famiglie
Le famiglie appartenenti al sottordine degli Anabantoidei al momento riconosciute sono 3 : Anabantidae, Helostomidae e Osphronemidae.

Anabantidae
Fu la prima famiglia istituita per gli Anabantoidei , all’inizio tutte le specie appartenevano a quest’unica famiglia. Le specie sono diffuse fra Africa e Asia, sono suddivise in 4 generi e 34 specie. In questa famiglia sono presenti gli anabantidi più evoluti e più grandi.

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1) Anabas testudineus, fonte della foto: Fishbase
2)Ctenopoma acutirostre, fonte della foto: Fishbase
3) Microctenopoma ansorgii, fonte della foto: Fishbase
4) Sandelia capensis , fonte della foto: Fishbase


Helostomidae
A questa famiglia appartiene un unico genere che è Herlostoma , a cui appartiene un’unica specie Helostoma temminckii (Cuvied 1829) , conosciuto con il nome di pesce baciatore. Questa specie è presente fra la Thailandia e l’ Indonesia.


Helostoma temminckii

Osphronemidae
Questa e’ la famiglia piu’ grande, è divisa in 4 sottofamiglie che comprendono 14 generi per un totale di circa 123 specie. A questa famiglia appartengono le specie piu’ diffuse e conosciute in acquariofilia, fra queste ne fanno parte anche i Betta. Tutte le specie sono asiatiche.

Osphronemidae viene dal greco Osphra = olfatto (odorare) e da nema = filamento, quindi filamento olfattivo, questo perché molte specie appartenenti a questa famiglia sono dotate di alcuni sensori tattili olfattivi frutto delle pinne ventrali estremamente lunghe e sottili ( Colisa, Tricogaster). A questa famiglia appartengono in maggioranza tutti pesci di taglia ridotta, l’esemplare piu’ grande raggiunge circa gli 80 cm.
Le caratteristiche di questa famiglia sono: mandibola protrattile, una sola linea laterale completa e continua, numero massimo di raggi molli dorsali 10.
Sotto alcuni pesci conosciuti in acquariofilia appartenenti alla famiglia Osphronemidae:


Fonte delle foto: Fishbase

Le Sottofamiglie dell’ Osphronemidae
Belontiinae

1 Genere con solo 2 specie.

Osphroneminae
1 Genere con 4 specie, a questa sottofamiglia appartengono le specie piu’ grandi.


Trichogastrinae
5 Generi con 15 specie ( ne fanno parte i famosi Tricogaster e i Colisa), alcune specie sono in estinzione.


Macropodinae
Comprende 6 generi per un totale di 102 specie, a questa sottofamiglia appartengono le specie piu’ conosciute e amate in acquariofilia , e anche una fra le specie piu’ vecchie dell’acquariofilia ( pesce paradiso classificato nel 600’ e esportato in Europa nell’ 800). Queste specie ben presto furono esportate in grande quantità perche’ si prestavano bene al lungo viaggio a confronto dei pesci rossi.

All’interno di questa sottofamiglia esistono grandi differenze fra le varie specie per quanto riguarda la riproduzione, infatti alcune specie costruiscono nidi di bolle per deporvi le uova, altri incubano le uova in bocca e altri ancora lasciano le uova al loro destino senza cure parentali.

I Generi appartenenti alla sottofamiglia dei Macropodinae:
Ctenops
1 Sola specie (Ctenops noblis)


Ctenops nobilis. Fonte della foto: Fishbase

Macropodus
9 Specie , a questo genere fa parte il famosissimo Macropodus opercularis ( pesce paradiso)
Sotto alcune delle specie più diffuse in commercio:
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1) Macropodus ocellatus, 2) Macropodus opercularis, 3) Macropodus spechti
4) Macropodus erythropterus, 5) Macropodus cupanus. Fonte delle foto: Fishbase


Malpulutta

1 Sola specie (Malpulutta kretseri)

Malpulutta kretseri. Fonte della foto: Fishbase

Parosphromenus
19 Specie

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1) Parosphromenus sintagensis, 2) Parosphromenus alfredi, 3) Parosphromenus nagyi
4) Parosphromenus ornauticauda, 5) Parosphromenus deissneri. Fonte delle foto: Fishbase

Pseudosphromenus

2 Specie

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1) Pseudosphromenus cupanus, 2) Pseudosphromenus dayi. Fonte delle foto: Fishbase

Betta
E’ il genere piu’ grande con circa 70 specie, fra queste il Betta splendens.
Tratteremo a fondo questo genere in un'articolo specifico.

Delle specie appartenenti ai generi Ctenops, Malpulutta, Parosphromenus e Pseudosphromenus si conosce ancora molto poco , non si trovano in commercio o raramente e alcune sono in pericolo di estinzione.Anche su internet cercare informazioni e foto su questi pesci e’ difficile ma ci sono alcuni club europei che si occupano del recupero di queste specie e di altri anabantidi a rischio di estinzione, facendole conoscere e riproducendole, una fra le specie piu’ a rischio della sottofamiglia dei Macropodinae e’ l’unica specie conosciuta del genere Malpulutta ( Malpulutta kretseri). Per contattare l'autore: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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