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Tutti i bettofili sanno bene che il problema che maggiormente si pone nella gestione dei Betta Splendens è di tipo logistico.
Le esigenze di spazio che questi pesci richiedono sono particolari: se da un lato infatti possono vivere anche in un litro d’acqua (a patto che siano garantiti cambi quotidiani) dall’altro sappiamo bene che i maschi devono rimanere assolutamente separati e che anche le femmine, sebbene meno aggressive hanno un bel caratterino che necessita alloggi su misura…
Le soluzioni che offre il mercato sono spesso insoddisfacenti, troppo costose o inadeguate sono spesso misere per l’allevatore e poco pratiche per il semplice appassionato (con filtri ad aria rumorosi o impostate sul sistema della caduta a sfioro dell’acqua sono praticamente impossibili da gestire in un ambiente domestico).
La miglior soluzione, se non si vuole ricorrere al vetraio e farsi fare qualcosa su misura, è darsi un po’ al fai da te e trasformare le vecchie vasche che ormai non utilizziamo più, o quelle che si trovano a volte in offerta nei supermercati o nei negozi specializzati, in bettiere che si adattino alle nostre esigenze, pratiche ed economiche.

Il primo passo è la scelta della vasca: la cosa ottimale sarebbe avere una vasca più larga che alta, date le abitudini di vita dei nostri amati betta, ma dato che si tratta di vasche particolari e non facilmente reperibili ci possiamo accontentare anche di una normale vasca di medie dimensioni, prediligendo comunque quelle rettangolari rispetto alle cubiche dato che a parità di volume ci permettono una maggior ripartizione.

Secondariamente bisogna decidere il numero di scomparti che vogliamo ottenere. Per fare ciò si deve tenere conto sia della quantità d’acqua che la vasca contiene, considerando un vano per il filtro e circa 3-4 litri a pesce, sia della forma della vasca, tenendo conto che ogni scomparto per permetterci di godere pienamente la vista dei nostri Betta deve avere, indipendentemente dalla profondità e dall’altezza, una larghezza minima di 9-10 cm.

Ora non ci manca che metterci all’opera! In rete si trovano molte soluzioni attuabili con plexiglass e silicone ma quello che voglio proporvi in questo articoletto è una soluzione di modifica reversibile attuabile anche senza silicone che può adattarsi anche a casi di emergenza logistica.
Certo bisogna avere un po’ di manualità ed alcuni attrezzi ma il risultato è bello e funzionale!

Cosa ci serve:
-una vasca da modificare
-un filtro meccanico
-del plexiglass, o altro vetro-plastico reperibile nei negozi di hobbistica, il cui spessore va scelto in base alle dimensioni della vasca, per vasche piccole basta da 1,5-2 mm mentre per vasche di dimensioni considerevoli consiglio di salire di spessore fino a 4-5 mm
-un tubo di plastica il cui diametro permetta di inserirlo con un po’ di pressione nell’uscita del filtro
- dei fogli di plastica opaca spessi 1 mm come divisori, anche questi reperibili nei negozi di hobbistica o recuperabili da vaschette del gelato o simili

Come utensili:
- sega per tagliare il plexiglass (quello molto fino si taglia anche con il taglierino ma non lo consiglio…)

- trapano
- carta vetrata
- phon

Procedimento:
Tutto il lavoro si basa sullo sfruttare gli incastri in maniera da creare una struttura auto-portante nella quale i divisori dei vani non arrivano fino in fondo alla vasca per non limitare lo spazio di manovra nel vano del filtro.

 

Il sistema di filtraggio va adeguato alla situazione e alle esigenze dei Betta e può essere facilmente modificato in questo modo:

In questa maniera si crea solo il movimento necessario al passaggio dell’acqua nel filtro. Il tubo deve rimanere aperto in fondo per non creare troppa pressione che sovraccaricando i fori di uscita negli scomparti creerebbe una forte corrente.

I fori dovranno essere praticati in maniera che puntino in basso e non verso la parete di fondo in maniera da creare pochissimo movimento in superficie.

Prendiamo quindi le misure e tagliamo la parete di fondo (io l’ho fatta trasparente ma si può usare anche del plexiglass colorato).

Su di essa dobbiamo in primis praticare i tagli per fare l’incastro: essi devono raggiungere metà dell’altezza ed avere lo spessore delle lastre di plexiglass che andranno a fare i divisori degli scomparti.

Poi pratichiamo i fori per lo scambio con il vano del filtro e lo scasso per il tubo (così che questo rimanga in posizione).
Non dimentichiamoci di passare tutti i bordi che possono entrare in contatto con i pesci con la carta vetrata per eliminare gli spigoli taglienti!

Poi facciamo le  pareti dei vani che devono anche esse avere il taglio per l’incastro  lo scasso per il tubo ma nessun foro di comunicazione in modo che i pesci non rischino di entrare in contatto.



Fatto ciò prendiamo la plastica opaca e modelliamola scaldandola con il phon in maniera che possa appoggiarsi sulle pareti trasparenti.

Io ho suddiviso la plastica opaca in due in maniera da poter togliere tutte e due le parti, per far stare i pesci in perenne contatto visivo oppure una sola parte, per dare loro la possibilità di vedersi o di rifugiarsi dove è coperto.
Montiamo le pareti e dopo aver praticato i fori nel tubo applichiamolo al filtro e facciamolo passare lungo tutta la bettiera negli scassi praticati.

Se la vasca non è dotata di coperchio basta farne uno in plexiglass e praticarvi dei fori per somministrare il cibo e far passare l’aria.
Si possono anche fare degli scassi per i fili del filtro e del riscaldatore se si vuole metterlo…

Ed il gioco è fatto!!
Se non siete tranquilli potete applicare del silicone alla base delle pareti per bloccare il tutto ma il tubo dovrebbe tenere tutto al suo posto (ovviamente se le parti sono precise tra loro!!).

Articolo di Elvira Becchetti